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Il tuo Personal Branding

Il tuo Personal Branding
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Il mese scorso abbiamo tenuto uno dei nostri ‘Lab’. Questo, sul Personal Branding con Luigi Centenaro, uno dei massimi esperti del settore in Italia. Ogni volta che partecipo a uno di questi corsi, esco che sento di dover fare tante cose, provo un mix di frustrazione e senso di totale ignoranza.

Cosa trova chi ti cerca in ‘Google’? Che immagine dai di te? È proprio quella che vuoi trasmettere? Cosa ti rende unico in quello che fai? Perché qualcuno dovrebbe scegliere proprio te in mezzo alla folla?

L’idea principale alla base del Personal Branding consiste nell’essere la mucca viola in una mandria di mucche “standard”, per usare le parole di Seth Godin, un’autorità nel campo del marketing.

Questa idea gli è venuta durante un viaggio in Francia dove era rimasto affascinato dalle meravigliose mucche da cartolina che vedeva dal finestrino, finché a un certo punto non le guardò più perché ormai era diventato uno spettacolo noioso.

La morale è: solo se una cosa è eccezionale, non comune, vale la pena parlarne e attira la nostra attenzione.

Le cose noiose diventano subito invisibili.

Al giorno d’oggi tutti noi ci annoiamo in fretta perché abbiamo troppo di tutto. Poche cose catturano la nostra attenzione, ma per quelle siamo anche disposti a superare alcuni dei nostri limiti.

Ti ricordi la quantità di gente in coda fuori dai negozi Apple per accaparrarsi i nuovi ipad o iphone? O l’ultimo libro di Harry Potter? Io sì, la notte fuori dal negozio in fila!

Cosa accomuna gli ideatori di questi incredibili prodotti che saltano alla nostra attenzione?

Quali sono le persone che consideri speciali e secondo te perché lo sono?

Le pubblicità che ti lasciano un segno?

L’originalità, la passione, la tenacia e l’audacia.

Come direbbe Gerry Garcia (Heart and soul Height Street di San Francisco!):

“L’importante non è essere il migliore in ciò che fai, ma essere l’unico a fare quello che fai.”

Un giorno, parlando con un esperto di marketing, mi ha detto che il mio blog, questo che stai leggendo, è un disastro! Scrivo in tre lingue diverse, su argomenti vari e con un ritmo irregolare… tutto vero!

Da quel momento ho iniziato a pensarci per decidere cosa fare. Io non voglio mettere da parte ciò che amo e ciò che sono.

La mia “strategia” dovrebbe essere quella di scrivere solo in italiano perché è il mio mercato attuale, individuare una nicchia su cui concentrarmi e dedicarmi solo a quel segmento di mercato.

Ma come potrei fare una cosa così?

Se il Personal Branding è ciò che ti rende unico, nel mio caso è proprio il fatto di essere multiculturale e “multilingue”. Il fatto di credere che siamo tutti esseri umani con gli stessi bisogni e desideri.

Tutti noi vogliamo amare, essere amati e divertirci… per farla breve!

Come posso rivolgermi solo a donne in carriera se penso che alla fine TUTTI NOI, e dico tutti, abbiamo bisogno di dedicarci prima ai nostri affetti per sentirci davvero felici e realizzati?

Da qui la decisione di concentrarmi sulla mia unicità e coltivarla.

Il resto verrà da sé o, come si dice in spagnolo, “caerà por si propio peso”.

Quindi il mio consiglio è di non dare troppo peso a ciò che non ti piace di te o a ciò che devi ancora fare o imparare, questo potrebbe essere infinito.

Concentrarti sulla TUA UNICITA’ o sulle TUE unicità.

Può essere la cosa più semplice al mondo, ma una cosa semplice che la gente apprezza in te, che ti rende speciale.

Prendila e COLTIVALA.

Se sai già qual è, vuol dire che è una cosa che ti viene naturale o che ti piace, quindi usala ed ESPANDILA.

Quello è il tuo marchio, il tuo brand. E’ quello che attirerà le persone che vuoi attirare a te.

Rientra tutto nel mechanismo per CREATE YOURSELF!

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