Sono letteralmente caduta dal pero quando un cliente uomo che lavora con alcune donne per le quali stavo preparando un corso mi ha detto: “Sì, le donne condividono le esperienze, ma non tutte, danno informazione, ma non tutta, sorridono, ma dietro si massacrano a vicenda…uff, è incredibile”.
Questo episodio è capitato in una settimana in cui spesso, nelle conversazioni, negli articoli e negli scambi personali era emerso il tema dell’invidia fra le donne. E quindi mi sono attivata per fare un po’ di ricerca e informarmi un po’.
Dico che sono caduta dal pero perché su questa tematica mi sento un po’ ingenua, per non dire stupida! Ora che ho unito i puntini di tante esperienze, tutto calza alla perfezione. Non sapevo quanto fosse fisiologico in noi donnine, pensavo fossero casi qua e là.
È come se il successo o la bellezza di una donna possano diventare una minaccia diretta per un’altra.
A me gli articoli piace farli corti perché personalmente, quando leggo, preferisco quelli corti. Pochi concetti, diretti al punto, e un insegnamento che mi porto a casa da quella lettura o esperienza. Ecco, questa volta verrà un po’ più lungo del solito!
È successo a tutte noi: quel complimento a denti stretti da un’amica gelosa, quello sguardo pungente d’invidia o semplicemente il non riconoscimento intenzionale della tua esistenza o di una tua conquista!
Devo dire che mi ha fatto piacere scoprire che è un retaggio che ci portiamo dietro da secoli e secoli, e quindi sappiamo bene cosa vuol dire, giusto? Ma certo! Che possiamo trasformarlo! Una volta che ho l’informazione e so che non è tutta roba mia, ma è ereditata, posso scegliere di trasformarla per sentirmi bene e felice. Basta saperlo, così ci possiamo attivare subito!
Ed eccoci qua, noi donne, nelle nostre caverne a crescere i figli, completamente dipendenti dagli uomini che cacciano e procurano il cibo per noi. Quando l’attenzione dell’uomo comincia a spostarsi da quelli che una volta erano i nostri bellissimi seni perfetti, ora decisamente cadenti, a quelli di una fanciulla più giovane, sentiamo a rischio la nostra sicurezza e protezione. E così, da un momento all’altro, per sentire minacciata la nostra esistenza basta l’arrivo di un’altra bella donna.
Gli antropologi imputano questa reazione primitiva delle donne a un retaggio biologico ancestrale.
Il filosofo Kant descriveva questo fenomeno sostenendo che “lo standard che usiamo per vedere come siamo messi, non è il valore intrinseco del nostro benessere, ma come si confronta con quello degli altri”.
È triste scoprire come, all’epoca della caccia alle streghe, tante di queste “streghe” siano state processate e poi bruciate (o impiccate) per le accuse mosse da altre donne.
Poi, a migliorare le cose, sono arrivate le fiabe con le quali siamo cresciute. Dov’è il principe azzurro venuto a salvarci dalla nostra infelicità? Colui che può svegliarci da qualsiasi nostro letargo? Mentre la causa di tutti i nostri mali sono le donne, sorellastre o matrigne che siano. Gli uomini ci danno la vita, ci svegliano, ci salvano, ci arricchiscono, le donne…ce la tolgono!
Le storie della Bella Addormentata e Biancaneve sono caratterizzate dall’invidia, dalla rabbia repressa e dalla vendetta. Ma lo stesso ragionamento potremmo farlo con molte delle altre nostre amate principesse.
Questo si unisce alla consapevolezza che noi donne abbiamo una naturale tendenza a scollegarci dalla nostra essenza, la nostra fonte di sicurezza e fiducia. E come se noi avessimo un blocco interno che supporta il nostro senso di sicurezza, il nostro cuoraggio, la nostra individualità e unicità.
Invece di dirigere la nostra attenzione all’interno, e quindi accedere alla nostra capacità di attivare il nostro potere personale, perdiamo tempo confrontandoci con le altre donne che ci circondano. O, peggio ancora, spesso sprechiamo la nostra energia cercando di distruggere colei che percepiamo come una rivale!
Ed eccoci al dunque: per sottrarsi a questo meccanismo, la chiave sta nel CREARE TE STESSA per quello che sei e quello che vuoi tu.
Alcune cose da fare per gestire questa strega che abbiamo dentro di noi sono:
- Le donne che si sentono più sicure di se stesse è più difficile che, di fronte al successo, si sentano minacciate da, o tendano a minacciare, le loro amiche femmine. Questo accade quando una persona ha ben chiari i propri obiettivi e standard di successo e felicità.
- Osserva i tuoi sentimenti senza giudizio. Sono sentimenti di gelosia o d’invidia? La gelosia è legata alla paura di perdere qualcosa di tuo, in questo caso per colpa di un’altra donna, ad esempio il tuo ragazzo, il tuo lavoro, la tua popolarità, ecc. Il sentimento della gelosia è solitamente accompagnato da sfiducia, ansia, sospetto e rabbia per un tradimento percepito, dall’incertezza e la solitudine. I sentimenti legati all’invidia ti fanno sentire frustrata o triste quando vieni a sapere dei successi di altre persone. L’invidia è solitamente accompagnata da risentimento, senso d’inferiorità, mancanza di motivazione per migliorare se stessi, una sensazione di malessere verso la donna invidiata, di solito accompagnata dal senso di colpa, e un desiderio incessante di possedere le qualità dell’altra donna.
Qualsiasi sentimento sia, prova a raccogliere l’informazione che queste emozioni ti stanno dando, idealmente prendendo le distanze e guardando la situazione da testimone invece che da protagonista ansioso. L’informazione che raccogli ti permette di avere ancora più chiarezza su cosa vuoi. Ti causa invidia il fatto che una tua conoscente orrenda trovi un partner meraviglioso? Bene, questo ti dice che anche tu vuoi un partner meraviglioso, e quindi è il momento di chiederti: “Cosa posso fare IO per avere il mio partner meraviglioso?”
- Ricordate la BIGGER PICTURE. Ne parlo nel mio libro. È la visione d’insieme, ovvero mettere le cose nella prospettiva giusta. Al mondo ci saranno sempre donne più qualificate di te in certi ambiti, e ci saranno sempre quelle che non lo sono. Ci saranno sempre donne più belle di te, ma anche donne meno belle. Questo non avrà nessun impatto sul tuo potere personale, a meno che tu glielo permetta. Decidi di recuperare il tuo potere scegliendo di focalizzarti su quello che rende felice te. Il mondo è bello perché è vario, no?
Ma tornando alla bigger picture…facciamola ancora BIGGER. Più riuscirai a sognare e immaginare come vuoi vivere il tuo futuro, più le cose diventeranno relative. Se dedichi tempo e attenzione a cose che non conbribuiscono a creare quel futuro, non ti stai prendendo cura di te stessa. In questo caso, la cosa migliore è focalizzarti su quello che vuoi creare…parti con la tua fantasia e creatività.
- Molla chi t’invidia! Non va più bene accettare cose che non ti danno felicità. Fa paura e causa dolore abbandonare persone o situazioni alle quali siamo abituati, ma se continui ad accettare compromessi, riceverai compromessi e avrai una vita di compromessi, mentre tu meriti di essere felice al 100%.È giusto crescere ed espanderci al nostro massimo potenziale. Avere successo va bene, e chi vuole avere successo con te ci sarà, chi non riesce a condividere i tuoi successi, si allontanerà. Se il legame è forte, è quasi sicuro che poi la relazione potrà essere recuperata, ma allora sarà una relazione sana e forte, come la vuoi tu.
- La sana competizione va bene. A noi femminucce, da bambine, viene insegnato di fare le brave, mentre a un maschietto di essere il più forte. Per loro competere è normale, per noi no. La parola competizione viene dal latino competere che significa “andare insieme, convergere verso un medesimo punto”…bello no?
Non c’è niente più bello che circondarsi di donne che possano ispirarti. Che t’ispirino a fare cose diverse, a crescere, ad avere una relazione di coppia sana, a mantenerti in forma, a ridere, a goderti la vita al massimo, e tante altre cose.Io ne conosco e ne sto conoscendo ogni giorno sempre di più. Per me è una condizione sulla quale non sono assolutamente disposta a negoziare.
I Buddhisti hanno una pratica come antidoto alla gelosia e l’invidia, la chiamano Mudita e significa godere del benessere altrui.Non possiamo separarci dai successi di altre donne. Nel rallegrarci genuinamente quando vediamo altre donne “thrive”, che prosperano e raggiungono i propri obiettivi e sogni, celebriamo anche la nostra capacità di fare lo stesso. La fioritura di un fiore in realtà ci ricorda che tutti i fiori sono stati creati per fiorire. Tieni bene a mente questa visione di te stessa. Così potrai onorare l’abbondanza invece della scarsità e recuperare la compassione per te stessa e gli altri.
Quando ci circondiamo di donne che sono centrate sul proprio senso della vita, sul loro scopo, l’energia tra di noi cambia! Improvvisamente ci troviamo ad annaffiare i loro fiori, invece di calpestarli. Non siamo più nemiche, ma apprezziamo la bellezza di un grande bouquet di fiori misti.
Alla fine, quello che vogliamo tutte è fiorire per essere quella donna che siamo venute al mondo per essere.
Un abbraccio e a presto!