“Questa è la cosa peggiore che puoi fare quando hai un blog” ha detto il mio marito quando ho condiviso con lui che era un po’ che non “postavo” un articolo nel mio blog.
Giusto per aggiungere al mio senso di colpa, e al senso di essere indietro con i progetti che realizzerò. È grazie a questi stimoli che mi tengo attiva.
L’altra faccia della medaglia è una amica Spagnola della spiaggia, dove sto andando con la mia famiglia in queste settimane, che fa il pane a casa per la merenda della figlia. Porta sua suocera per una nuotata nel mare, e mi aiuta a trovare qualcuno con chi giocare a tennis!
Ancora una volta mi si presenta il concetto del tempo. Non la gestione del tempo nella quotidianità di ogni giorno, ma lo stress del tempo che passa e non poter fare tutte le cose che voglio fare.
Il concetto di colpa. Il solito constante pulsante “on” accesso nella mente di una donna. Il vivere nel passato o nel futuro. I classici: avrei dovuto, avrei potuto, se solo avessi, o, e se?
In questo mese sto lavorando con una donna straordinaria. Con la storia che ha poteva essere messa male. Invece, lei si è costruita una vita abbastanza completa. Una delle cose sulla quale stiamo lavorando sono alcuni aspetti del suo carattere e della sua vita che fin ora le sono servite tanto, che adesso può mollare e RILASSARSI. Ora è il momento di prendere una cosa alla volta, sapendo che tutto quello che per lei è importante, sarà fatto. Riconoscere se stessa per tutto quello che ha fatto, fermarsi un attimo ora per capire se vuole le stesse cose, e quindi se le servono ancora quelle abitudini, comportamenti, convinzioni che l’hanno aiutata fin qua. Adesso, cosa è più importante? Ok, definito questo, andiamo avanti una cosa alla volta.
Un gioco da ragazzi. È un concetto e esercizio che mi viene benissimo perché l’ho vissuto da sempre!
Ogni volta che mi “prende” il senso di non-sto-facendo abbastanza, mi fermo…STOP. E penso. Cos’è più importante per me adesso?
Senza paragonarmi a niente o nessuno. Mantenendo il focus su quello che voglio fare e raggiungere. Tenendo in mente i miei standard.
Definisco io i miei standard.
È che, una volta che hai CHIARO cosa vuoi, e facile creare i tuoi standard. E questo che da un lato ti fa voler fare tutto subito e dall’altro doma l’impazienza perché stai agendo seguendo il tuo piano.
Di chi sono gli standard che usi nella tua vita? Assicurati che siano tuoi e soprattutto mantienili.
Sono a Rimini per alcune settimane. Questo è il mio momento per fare cose che non faccio durante l’anno. La libertà di andare in giro in bicicletta, guardare il film della Disney “Spirit-Cavallo Selvaggio” per l’ennesima volta con le mie figlie, fare un bagno al mare con mio marito. Questo è quello che sto facendo adesso e me lo voglio godere al massimo.
Questo non significa che getto completamente la spugna. Le mie cellule “super achiever” hanno la loro dose di risultati. Le mattine, come oggi, mentre i membri della mia famiglia dormono o giocano con i loro rispettivi giocattoli, faccio il lavoro che deve essere gestito. Una volta che ho finito al computer, preparato da mangiare, letto il materiale che mi aiuta a crescere e una volta ogni tanto “ripassato” i miei sogni e obiettivi… basta così.
Per ora basta così su questo fronte va bene. So che alla fine farò le cose che voglio fare che sono importanti per me.
Ciò che è veramente importante per me in questo momento è godere le mie vacanze. Giocare con la mia famiglia, vivere il concetto di avere del tempo libero, dormire fino a tardi, guardare tutti gli sport alle Olimpiadi e preparare limonata fresca!
Tieni in mente che, ciò che è importante per te, lo farai. Hai tempo.
Sì, c’è un limite su quanto riesci a fare in una giornata, però farai molto di più di quanto pensi nell’arco della tua vita.
Buon divertimento!
Nancy