14 anni fa, quando vivevo a San Francisco ed ero fidanzata con il mio marito Claudio, ci vedevamo ogni due, tre mesi. Lui veniva a trovarmi o andavo io in Italia a trovarlo. Ogni volta che lui arrivava a casa mia, alla mia città, io mi preparavo per giorni pensando a cosa indossare per riceverlo dal gate all’arrivo.
Immancabilmente la mia vicina di casa che viveva la nostra storia d’amore passo dopo passo, mi chiedeva di passare prima di andare all’aeroporto, e alla seconda volta mi disse: “And of course, your-come-fuck-me-shoes!”, cioè, “e, certamente, le scarpe vieni-e-scopami”.
Diciamocelo, le abbiamo tutte e ci fanno sentire sexy e belle, e se lo sentiamo, lo proiettiamo!
Oggi dopo 14 anni, due figlie, tante litigate, stanchezza e vicissitudini varie, nel prepararmi per andare allo stesso aeroporto a riceverlo, cosa mi viene da fare? Mettere le come-fuck-me-shoes!
Lo condivido con te perché mi ha fatto ridere questa cosa. Mi piace, è divertente e fa tutto parte del vivere e sopra vivere in coppia.
Il nostro uomo si è innamorato di quella donna che si preparava per andare a prenderlo in aeroporto, e noi di quel uomo che era felice di vederci belle perché noi ci sentivamo belle…perché NOI ci sentivamo belle.
Come dico e ridico nel mio libro, Crea te Stessa, whatever you want, give it first. Se vuoi qualcosa, falla tu per prima. Se tu ti vesti come ti fa sentire bella e felice, fiera, innamorata, lo crei e trasmetti.
Buon divertimento…parto per l’aeroporto!