Siamo ogni giorno più vicini a risolvere la situazione causata dal Coronavirus, che sta mettendo tutti alla prova.
Siamo confusi e frustrati, una reazione normale quando vengono messi in gioco i nostri diritti fondamentali.
Quello che più mi viene in mente in questo momento è la LIBERTÀ, che nell’epoca in cui viviamo ha raggiunto livelli molto alti. Abbiamo un tale grado di libertà di pensiero e di azione, che istintivamente, perderla ci confonde e ci fa paura.
Una delle prime cose che mi sono venute in mente in questi giorni è stata “e se i miei genitori morissero e io non potessi viaggiare per essere lì con loro?”
Ho subito provato un senso di paura.
La stessa paura che fa venire voglia agli italiani del sud di tornare a casa. È nella nostra natura, quando siamo in crisi, andare a casa, essere a casa. Ovunque nei media e nei social network quello che viene fatto passare è un unico grande messaggio: rimanere a casa, e noi ci siamo uniti nel farlo!
Stiamo raggiungendo l’apice di questo virus, e se Wuhan ce l’ha fatta, ce la faremo anche noi. Ancora qualche settimana e tutto sarà passato nella nostra amata Italia.
Di cosa abbiamo paura? Di perdere i nostri cari? Di perdere il lavoro? Di fallire?
Siamo assolutamente in grado di gestire il tutto e di ricreare la nostra forza interiore e il nostro equilibrio.