Come un grande effetto domino, tutti i Paesi colpiti dal COVID 19 stanno reagendo allo stesso, identico modo.
Non appena le norme vengono annunciate, la gente continua la propria vita come al solito: ok, le scuole sono chiuse, ma incontriamoci al parco, a casa, nei bar. Poi le autorità diventano serie e forti, e la gente inizia a capire.
Lo trovo davvero interessante.
Cos’è che fa si che fino a quando una cosa non tocca noi personalmente, ma comunque vediamo gli effetti sugli altri, non reagiamo?
È come se fosse un’idea astratta dove esiste, succede agli altri, ma a me no.
Solo quando colpisce la nostra casa ci svegliamo, quando ci tocca direttamente. Per la prima volta dopo decenni, dobbiamo agire principalmente per proteggere gli altri. I love it!
Il motivo per cui siamo tutti a casa e lontani è che dobbiamo evitare di contagiare gli altri e rispettare l’incredibile lavoro che tutti nel sistema sanitario stanno facendo per gestire questo terremoto.
Ma questo ci fa davvero aprire la mente e il cuore, ci sveglia e ci insegna a stare fermi, a prenderci cura degli altri, a rispettare, a fidarci, a dare, a sostenere e, naturalmente, a guardare dentro noi stessi.
